Decoder sonoro

La scelta del PIC18F1330 sembra la piu' opportuna per le periferiche che integra al suo interno. Ha 3 controller PWM che possono essere usati:
  1. Per la trazione (nel caso di decoder sonoro+trazione)
  2. Per la generazione dei suoni (fino a due canali, quindi stereo)
Il PWM per la trazione va a pilotare il driver del motore per parzializzare la tensione e ne consente l'inversione di marcia. Per invertire la marcia si puo' sfruttare il fatto che dal PIC possono uscire (generati dallo stesso PWM) due segnali uno complementare dell'altro che possono essere usati per il controllo dei due rami del ponte ad "H" formato dai mosfet di potenza. Per i driver del motore pensavo di usare una nuova serie di integrati appena "sfornati" dalla ROHM che si possono trovare a questo indirizzo. Questi driver uniscono il fatto di una grande compattezza (sono in SO-8 e in altri package saldabili anche a mano e molto interessanti) ad una completezza di funzioni interne come pre-driver del ponte, ponte a mosfet, limitazione di corrente e termica. Tutte queste funzioni, se fatte a componenti discreti, farebbero "sprecare" un sacco di spazio sul decoder rendendo invitabilmente le dimensioni non molto appetibili. Questi circuiti della serie BD62XX possono essere scelti a 3 diverse tensioni di alimentazione 5, 15 e 32 volt. Per gli impieghi DCC penso che la scelta obbligata sia sui 15V. Si possono anche scegliere le massime correnti dei driver tra 0.5, 1 e 2A: di nuovo penso che per la scala N si possa scegliere 0.5A, per la scala H0 e' necessario 1A. Grande vantaggio di questi integrati e' la parte di pilotaggio del driver a ponte: essendo pensata e realizzata ad hoc si riesce ad arrivare a frequenze di switching di 100KHz, non importanti in quanto tali, ma come indice che le perdite di pilotaggio sono molto basse e quindi il tutto sara' molto efficiente a differenza dei normali pilotaggi sui decoder DIY con uscite a collettore aperto+pullup che alla fine limitano le prestazioni del tutto. Questi integrati si possono pilotare o con 2 PWM (cosa che pensavo di implementare) o con una tensione analogica, sfruttando un oscillatore interno. I vantaggi per un decoder di pilotare con un'onda quadra e non una tensione analogica sono:

  1. Poter scegliere la frequenza di pilotaggio: in partenza il PWM a bassa frequenza e' piu' "cattivo" (anche se meno efficiente di quello ad alta frequenza) e fa partire i motori a tensioni piu' basse. Pilotando con una tensione invece si genera una frequenza fissa vicino a 30KHz.

  2. Evita componenti di filtraggio tra il PIC e driver con conseguente risparmio di spazio.
Il diagramma a blocchi del circuito e' il seguente:


Mi sembra ci sia tutto no? Inviero' una richiesta di campioni alla ROHM, comunque ho gia' visto che si puo' acquistare per pochi euro sul catalogo Digikey.